domenica 29 marzo 2009

L'Onda scende in piazza e travolge Alemanno

Migliaia di studenti dell'ateneo romano La Sapienza hanno percorso le strade che vanno dalla città universitaria al centro di Roma uniti contro il protocollo approvato dalla giunta Alemanno e contro le politiche della maggioranza in tema di istruzione. Alla vigilia della manifestazione studentesca, che si è poi unita a quella dei sindacati di base a piazza della Repubblica, si temeva potessero verificarsi fatti simili a quelli già accaduti proprio nella stessa università qualche giono prima, quando studenti e poliziotti si erano fronteggiati in piccole scaramucce durate però circa due ore e che avevano poi riportato diversi feriti. In questa occasione invece, la polizia, in accordo col primo cittadino romano, ha deciso di non bloccare i manifestanti ed i loro corteo non autorizzato, e di evitare così nuovi incidenti. L'atmosfera del corteo, inizialmente tesa nel timore di vedere comparire i cordoni delle forze dell'ordine da un mometo all'altro, è poi divenuta sempre più distesa e festosa. Sulle note di Rino Gaetano e del Piotta, non sono però mancati duri attacchi ai ministri Gelmini, Brunetta e Tremonti, e soprattutto verso il prossimo vertice economico dei 14 ministri del lavoro dei paesi industrializzati che si terra proprio a Roma dal 29 al 31 marzo.

Nel corso del corteo, alcune banche, tra le quali la San Paolo e la Unipol, sono state prese di mira dal lancio di uova, vernice e oggetti che ne hanno danneggiato le sedi lungo tutte le strade del centro: "come in Grecia e come in Francia", sostenevano gridando dal camioncino i leaderes del movimento che imputano proprio ai banchieri il fallimento del sistema economico e chiedono siano loro a pagarne il prezzo. Anche la sede di corso vittorio del ministero della funzione pubblica è divenuta da parte del corteo bersaglio di nemerose paia di scarpe, come nei giorni precedenti gli studenti avevano più volte annunciato.
I manifestanti hanno più volte dichiarato di "aver fatto carta straccia del protocollo Alemanno", e di non avere paura delle cariche della polizia. Nonostante il corteo non fosse autorizzato e violasse le disposizioni del protocollo sulla regolamentazione cittadina delle manifestazioni della giunta comunale, le forze dell'ordine hanno deciso di non intervenire e lasciare chegli studenti valicassero zone vietate dalla normativa.
L'obbiettivo dichiarato da parte degli studenti era quello di mettere in crisi il protocollo e di costringere il sindaco: o a caricare e disperdere gli studenti, o a rinunciare almeno per una giornata alla normaiva sugli scioperi. Il campidoglio ha poi dichiarato di aver autorizzato tutte le manifestazioni della giornata, ma mettendo in evidenza un certo imbarazzo per essersi sentito obbligato a farlo nel timore di non poter controllare la situazione.

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