martedì 17 marzo 2009

Le Banche del Tempo

Prodotto interne lordo, investimenti, esportazioni, titoli di borsa. A qualcuno sembra che queste forme proprio non colgano il vero problema che la crisi globale ha denudato davanti agli occhi dei cittadini del mondo. La banca del tempo, associazione nata nel 1988 e ad oggi con più di trecento sedi, crede che quel che vada ricostruita non sia solo una nuova politica economica, ma una nuova socialità tra le persone. Basata sul semplice scambio del tempo tra i suoi soci e diffusa in tutta italia, considera tutte le prestazioni di pari dignità. Chi concede un’ora del suo tempo per aiutare una donna anziana potrà ricevere in corrispettivo un’ora di qualsiasi delle altre attività messe a disposizione. E’ questo che la BDT fa per scardinare una società che ritiene fondata sull’egoismo e l’individualismo, e per spingerla invece verso comportamenti più umani e solidali. Ovviamente queste idee sono ben lontane dall’essere accettate da chi potrebbe davvero ergerle a nuovi modelli, ma in un mondo ove ogni mattino sembra veder scomparire un raggio di sole, varrà la pena uscire e godersi le belle giornate.


Nicola Caforio

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