mercoledì 25 marzo 2009

La Nord Corea arresta due giornaliste coreane-americane

Le guardie della sicurezza nazionale della Corea del nord avrebbero arrestato due giornaliste coreane-americane che stavano effettuando delle riprese sulla sponda cinese del fiume Tumen. E' la tv sudcoreana Ytn a dare la notizia citando le parole di un funzionario del governo sudcoreano, che avrebbe poi aggiunto che le due donne sarebbero state arrestate per non aver obbedito all'ordine delle autorità nordcoreane di fermare immediatamente le riprese nella zona. L'emittente sudcoreana riferisce inoltre che le reporter lavorerebbero per una testata giornalistica on line della California e che sarebbero ora detenute nei pressi del fiume giallo Al momento non ci sono conferme ufficiali da parte del governo di Seoul.
I rapporti tra Stati Uniti e Corea del Nord nel corso degli ultimi anni hanno visto un progressivo deterioramento, soprattutto in relazione al programma spaziale del governo di Pyeongyang. Gli Usa credono che le operazioni nascondano in realtà un progetto di natura bellica, e consisterebbero nel lancio nello spazio di un satellite in grado di fornire rotte per i missili nordcoreani Pyeongyang dichiara invece che i propositi sono assolutamente pacifici e che il lancio del satellite è finalizzato solo ad una maggiore copertura spaziale. Nella difficile situazione dei rapporti tra Stati Uniti e Corea del Nord si inserisce la continua insofferenza del governo di Seoul, particolarmente preoccupato per la nomina da parte del presidente nordcoreano Kim Jong-Il del generale O-Kuk Ryol alla vicepresidenza della commissione nazionale della difesa, considerato dal governo sudcoreano un “falco” viste le sue continue dichiarazioni a Radio Pyeongyang di possibili attacchi alla Corea del sud per riunificare il popolo coreano.
Anche l'amministrazione americana, attraverso il segretario di stato Hilary Clinton si dice preoccupata dalla possibilità di un nuovo conflitto tra le due coree, e definisce il dialogo impossibile finchè il governo di Kim Jong Il non metterà da parte le sue continue dichiarazioni di guerra e porrà fine al progetto spaziale. In realtà i rapporti tra Washington e Pyeogyang avevano vissuto periodi di maggiore distensione nell'anno passato, quando l'amministrazione americana aveva rimosso la Corea del Nord dalla lista nera dei paesi reputati sostenitori del terrorismo internazionale, ed in cambio aveva ottenuto che quest'ultima aprisse i suoi siti nucleari alle visite degli osservatori internazionali. Ora però il governo nordcoreano sembra assolutamente intenzionato a portare avanti il suo progetto spaziale senza accettare nessuna interferenza da parte degli Stati Uniti, e a anzi deciso di rifiutare le 169.000 tonnellate di approvvigionamenti alimentari che proprio dagli Usa arrivano.

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