giovedì 2 luglio 2009

Sinceramente


Sinceramente questo paese sembra cadere ogni volta più in basso. Spesso ho pensato che all'idiozia ci fosse un limite, che dopo molto tempo, per quanto inconsciamente e magari involontariamente, la gente capisse quanto sbagliato fosse l'atteggiamento dei nostri governanti verso gli stranieri. Ho pensato che qualcuno avrebbe chiesto agli abitanti di questo paese di parlare con i propri parenti che in passato vissero il trauma dell'immigrazione. Eppure, passano i giorni, i mesi, gli anni, e nulla cambia. Nessuno parla. Parlano solo coloro che devono farlo per opposizione o dovere morale. Ma nessuno sente, nessuno ascolta, nessuno capisce, e gli immigrati sono ormai dei criminali, dei clandestini, dei fuorilegge. E perchè?, nessuno fa questa domanda. Certo può essere vero che l'immigrazione può costituire un problema, ma la globalizzazione non l'ho chiesta io, me l'avete portata in casa voi senza nemmeno chiedermi se la volessi. Mi dite che a casa mia posso far entrare le scatole cinesi ma non i cinesi, che le merci non hanno confini ma le persone si. Che mondo è un mondo nel quale una scatola non ha bisogno di chiedere permessi e gli uomini si. Che paese è un paese dove tutto è lecito meno che non essere italiani. Che gente è quella che permette tutto questo e magari batte le mani. E' un paese questo si, segnalato su una cartina, con gente che parla la stessa lingua, con una squadra che gioca i mondiali e dei tifosi che esultano se vince, ma che paese? Credete sia stupido?,credete che non sappia dove volete andare? E' vero gli anni passano ma certe cose non si dimenticano, certe cose sono fresche nella memoria e non vanno via, certi errori li trovi nei libri e nei racconti di chi ha visto più di te, e allora no. Non posso star fermo a guardare, non so cosa posso fare ma certo non permetterò a nessuno di rovinare la mia vita come state provando a fare voi. A nessuno consentirò di arrestare un bambino solo perchè è nato qualche km più in la di me. Oggi seduti sulle vostre comode poltrone avete deciso chi non è italiano, ma non potete decidere chi lo è. E allora così sia, avete perso un concittadino, morto come italiano e vivo come clandestino.

1 commento:

  1. ARTICOLO 1 DELLA DICHIARAZIONE DEI DIRITTI DELL'UOMO E DEL CITTADINO - Francia, 26 agosto 1789-
    Gli uomini nascono e rimangono liberi e uguali nei diritti. Le distinzioni sociali non possono essere fondate che sull'utilità comune.

    ARTICOLO 2 DELLA DICHIARAZIONE DEI DIRITTI DELL'UOMO E DEL CITTADINO - Francia, 26 agosto 1789-
    Il fine di ogni associazione politica è la conservazione dei diritti naturali e imprescrittibili dell'uomo. Questi diritti sono la LIBERTA', la PROPRIETA', la SICUREZZA e la RESISTENZA all'OPPRESSIONE.

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